- digressio
- (s.f.) Rappresenta una sorta di allontanamento dall'argomento centrale del discorso che si sta svolgendo; introdotta e poi congedata generalmente con formule specifiche (a proposito, tra parentesi,... ; allora, comunque, riprendiamo il discorso, dicevamo,... ), la digressione permette l'inserimento di alcune tematiche, mediante ricordi, aneddoti, storie, episodi, in maniera del tutto funzionale alla narrazione considerata principale. Le sue finalità pratiche possono essere molteplici: dall'introduzione della descrizione di un particolare personaggio o paesaggio, a quella di uno stato d'animo, di un giudizio morale, anche da parte dell'autore stesso (può rappresentare ad esempio un modo attraverso il quale l'autore interviene nel testo); ha inoltre la facoltà di creare un momento di pausa meditativa per il lettore / ascoltatore, durante la quale l'azione rimane per così dire sospesa, per poi riprendere con nuovo vigore, al termine della digressione stessa. Numerosi narratori moderni (da Sterne a Dickens a Dossi) adottano tale strumento artistico-letterario della digressione, frequentemente presente quindi nei romanzi di carattere naturalistico e realistico dell'Ottocento (ad esempio: "I Promessi Sposi" del Manzoni). Anche — excursus, parecbasis. La digressio può presentarsi negli schemi della — expolitio, dell' — exemplum, delle varie specie dell' — evidentia o — ipotiposi, dell' — entimema (tipo argomentativo), della — similitudine.
Dizionario di retorica par stefano arduini & matteo damiani. 2014.